Continuità
Il progetto “Continuità” nasce dall’esigenza di aiutare il bambino ad affrontare il passaggio tra i diversi ordini di scuola in modo sereno, graduale ed armonico. La scuola è un luogo di incontro e di crescita, in cui il bambino impara a conoscere se stesso e le sue potenzialità. Proprio per questo motivo il progetto continuità costituisce il filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine di rendere più organico e consapevole il suo percorso didattico-educativo.
A tal fine sono previste forme di raccordo organizzativo oltre che pedagogico e curricolare tra Scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e scuola Secondaria di primo grado. Il lavoro della continuità nasce dall’esigenza di creare unità, intesa come collegialità, corresponsabilità e condivisione; linearità come prosecuzione dei percorsi e delle esperienze; organicità come coerenza progettuale e metodologica.
Scuola dell’infanzia – scuola primaria
Il passaggio Scuola dell’Infanzia –Scuola Primaria rappresenta per il bambino un momento delicato, pieno di paure, fantasie e domande. Entrare alla scuola primaria significa cambiare ambiente, insegnanti, amici, lasciare le sicurezze acquisite nella scuola dell’infanzia, incontrare nuove regole e responsabilità.
Compito dell’educatore è aiutarli a superare le loro ansie e preoccupazioni, avendo cura di rassicurarli sui cambiamenti che devono affrontare, accompagnandoli per mano , forgiando quella relazione che dà sicurezza e serenità.
Creare opportunità di confronto permette agli alunni di esplorare, conoscere, frequentare un ambiente scolastico sconosciuto, vissuto spesso con un sentimento misto di curiosità e ansia.
In particolare le attività hanno permesso di costruire:
- una zattera da portare alla scuola primaria in modo che ritroveranno qualcosa del loro percorso della scuola dell’infanzia
- una valigetta personale all’interno della quale ognuno di loro metterà un oggetto della sezione dell’infanzia a loro più caro.
“Nella nostra infanzia c’è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l’avvenire”
(Graham Greene)
Scuola primaria – scuola secondaria di primo grado
Il progetto continuità Scuola Primaria – Scuola Secondaria di I grado si propone come momento di scoperta, confronto e condivisione di esperienze tra gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e quelli delle classi prime della Secondaria di I grado, per un cammino di crescita più sicuro e meglio consolidato, positivo per entrambi i gruppi.
Le attività proposte consentono agli alunni della primaria di “proiettarsi” nel loro futuro scolastico caricandosi di aspettative positive e di creare le condizioni necessarie affinché possano “vivere bene la scuola”. Lo scopo di queste iniziative è quello di dare l’opportunità agli alunni di quinta di conoscere la scuola secondaria non solo dal punto di vista fisico (spazi, laboratori), ma soprattutto come ambiente di apprendimento e di relazione tra gli alunni e tra gli alunni e i docenti. Tutte le azioni sono orientate a rafforzare la motivazione ad apprendere e il desiderio di acquisire sempre maggior autonomia, operatività e capacità di giudizio.
Le attività sono state svolte partendo dalla lettura di un libro su cui i docenti hanno costruito un percorso interdisciplinare coinvolgente. Sono stati realizzati disegni e storie in sequenza. I ragazzi delle classi quinte della scuola primaria hanno realizzato un cartellone sui popoli del Mediterraneo con rappresentazione grafica di un atlante geografico sul quale sia loro che i ragazzi delle classi prime della scuola Secondaria di Primo Grado hanno apposto le loro riflessioni. A loro volta I ragazzi delle classi prime della Scuola Secondaria hanno lavorato sull’utilizzo di taccuini, scrivendo citazioni del libro che più li hanno colpiti e entusiasmati, aggiungendo delle annotazioni libere sulla storia di Ismael.
Per noi la continuità si realizza nella quotidianità dei rapporti interpersonali, nella solidarietà operativa e nella condivisione degli intenti, tenendo conto che essa non si costruisce solamente con le norme, ma con idee e comportamenti che siano costitutivi dell’azione educativa.
“Nella nostra infanzia c’è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l’avvenire”
(Graham Greene)