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“Primavera non bussa/ lei entra sicura come il fumo/ lei penetra in ogni fessura ha le labbra di carne i capelli di grano/ che paura, che voglia che ti prenda per mano/ Che paura, che voglia che ti porti lontano.”
 
Così cantava Fabrizio De André l’arrivo della primavera e così lo hanno celebrato i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria dell’IC Via Poppea Sabina.
 
È una primavera che sa un po’ ancora di inverno , un po’ per il freddo che è tornato e un po’ perché le scuole chiuse intristiscono anche i cuori più duri: se non si sentono risuonare le risate dei bambini che corrono dopo la scuola manca la magia di cui parlava Garcia Lorca.
 
Ma anche con un po’ di freddo dentro e fuori siamo sempre qui e festeggiamo perché ogni giorno vale la pena di essere vissuto al meglio con  speranza rinnovata e sorrisi, soprattutto quando si lavora con e per i bambini.
 
E allora un trionfo di primavera sia…nell’arte, nella musica, nei colori e nella speranza che la nuova stagione porti via un po’ di quella strana malinconia che tarda a sparire pur se i prati si ricoprono di margherite e il cielo vede rincorrersi nuvole nel sole .
 
Manine che piantano, sporche di terra, semini che troveranno sicuramente germogliati il giorno in cui riapriremo. 
 
“Non importa quanto freddo sia l’inverno, dopo c’è sempre la primavera.”
Eddie Vedder